Professione
Professione
Canali Minisiti ECM

Calenda, le sanzioni dovranno favorire l'uso del Pos

Professione Redazione DottNet | 18/10/2017 20:29

Squeri (FI): "Le sanzioni sui Pos sono un atto inutilmente punitivo"

Le commissioni sui pagamenti elettronici "sono correlate anche al numero di operazioni effettuate e dunque potrebbero ridursi a fronte di una maggiore diffusione di questi strumenti di pagamento, giustificando dunque ogni iniziativa, anche di tipo sanzionatorio, per la diffusione dei citati strumenti, ancora parzialmente utilizzati in Italia (95 operazioni annue per abitante) rispetto alla media nell&rsquoarea euro (220 operazioni annue per abitante)". Lo ha sottolineato il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda al question time alla Camera.

"Le sanzioni sui Pos sono un atto inutilmente punitivo, tanto più in una situazione che vede in Italia 2,2 milioni di terminali installati a fronte degli 1,5 milioni della Francia e degli 1,2 milioni della Germania. Solo negli ultimi 5 anni, nel nostro Paese sono stati attivati 400 Pos al giorno". Lo ha detto il deputato di Forza Italia Luca Squeri intervenendo in Aula durate un'interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico Calenda.

pubblicità

"Prima di prevedere vincoli e sanzioni - ha proseguito -, è necessario abbattere i costi delle commissioni per gli operatori, e in particolare per i più piccoli che rischiano di vedere i loro profitti ulteriormente assottigliati. La recente riduzione delle commissioni interbancarie, dovuta al recepimento della normativa comunitaria, non si è infatti ancora tradotta in una effettiva riduzione delle commissioni pagate da commercianti, professionisti e piccoli imprenditori. Se il governo saprà risolvere questo problema ci riterremo soddisfatti", ha concluso.

Commenti

I Correlati

Durigon: "Interverremo ancora sull’indicizzazione degli assegni: non è giusto dare la stessa inflazione a tutti, meglio sostenere le pensioni basse"

Via ad una campagna contro la poverta' sanitaria

"E' una decisione ponderata, dettata da migliori condizioni economiche, di progressione della carriera e di sicurezza sui luoghi di lavoro"

Intervista in esclusiva con Federico Gelli, firmatario con Gerardo Bianco, della norma su sicurezza, cure e responsabilità medica

Ti potrebbero interessare

Intervista in esclusiva con Federico Gelli, firmatario con Gerardo Bianco, della norma su sicurezza, cure e responsabilità medica

"Sì a chatbot purchè usati dal professionista in maniera autonoma"

Il lavoro non solo è diventato sempre più gravoso ma gli operatori sanitari sono costretti quotidianamente ad affrontare rischi crescenti legati ad aggressioni, sia verbali che fisiche, e denunce in sede legale

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”